Questo sito usa esclusivamente cookie tecnici di sessione, ovvero i cookie necessari per utilizzare le funzionalità della piattaforma e strumenti ad essi equiparati. Per ulteriori informazioni vai su Privacy policy.
Esercizio dei pensieri
Esercizio dei pensieri
Psichiatra, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, e docente di terapie cognitive di terza generazione integrate con la mindfulness, fondatore della scuola di formazione post-specializzazione Scienze cognitive di Ecomind. Direttore scientifico del team dei disturbi di ansia e panico e terapie basate sulla mindfulness e ACT.
La nostra mente è nata libera di pensare.
La nostra attività mentale è ricchissima di collegamenti di ogni genere, immagini, sensazioni. Ed è grazie a questa intensa attività mentale che noi abbiamo la possibilità di essere creativi per la soluzione di problemi, per rappresentarci scenari, strade, idee.
Nella grande varietà di possibili collegamenti mentali, vi sono anche idee bizzarre, sconclusionate, e persino spaventose.
Questi pensieri non sono in se stessi un problema: fanno parte della straordinaria ricchezza della nostra produzione mentale.
I problemi nascono quando consideriamo i nostri pensieri sgradevoli un problema. Quando ci convinciamo che non dovrebbero esserci, che devono essere in qualche modo controllati, contrastati, e eliminati.
Ma la ricchezza della nostra mente non può fare a meno dei pensieri brutti. Non possiamo selezionare i pensieri in base alla loro gradevolezza o positività. Non possiamo dire a noi stessi: "voglio avere solo pensieri belli e positivi". Non possiamo farlo perché la nostra attività mentale è ricca proprio perché libera!
Nel momento in cui vogliamo imbrigliarla, ne perdiamo la ricchezza e quindi perdiamo anche la possibilità di creare, e risolvere problemi.
Uno dei paradossi più comuni della sofferenza mentale deriva proprio dallo scambiare il nostro organo di soluzione dei problemi, la nostra mente, nel problema.
E quindi ci mettiamo a cercare di risolvere il "problema" dei nostri brutti pensieri senza accorgersi che i brutti pensieri fanno parte del nostro organo di soluzione di problemi, e quindi senza accorgerci che è proprio in questo modo che creiamo il problema.
La pratica della mindfulness ci aiuta a risolvere il problema, rinunciando a cercare di controllare i nostri pensieri, rinunciando a cercare di contrastarli, eliminarli. La pratica della mindfulness ci aiuta a restituire alla nostra mente la libertà di cui ha bisogno per funzionare bene, e quindi di restituire i nostri pensieri, anche quelli brutti, alla loro natura di essere, appunto, dei pensieri!
Ecco un esercizio derivato dalla pratica della mindfulness che può essere utile.
Mettiamoci comodamente seduti, chiudiamo gli occhi, e immaginiamo di essere seduti di fronte a un ruscello.
Su questo ruscello galleggiano delle grandi foglie che vengono trascinate lentamente dalla corrente.
Ora, immaginiamo di poggiare delicatamente su una foglia il primo pensiero che ci viene in mente. E lasciamo che venga trascinato via dalla corrente insieme alla foglia.
E proseguiamo a poggiare i nostri pensieri, man mano che emergono nella nostra coscienza, sulle foglie.
Ogni pensiero una foglia, trascinata lentamente dalla corrente.
Continuiamo l'esercizio per alcuni minuti.
La pratica di questo esercizio ci aiuta a comprendere la natura dei nostri pensieri. E cioè che sono degli eventi mentali innocui, anche se possono essere sgradevoli, spaventosi, negativi.
Ciascun pensiero, per quanto brutto, è un pensiero, e come tale possiamo accoglierlo e lasciarlo andare.
Lasciar andare i pensieri non vuol dire scacciarli. Vuol dire soltanto non attaccarci ai pensieri.
Il modo migliore di tenere vivi i pensieri brutti è di contrastarli, combatterli. Nel momento in cui li contrastiamo, li ravviviamo. Nel momento in cui invece li accettiamo per ciò che sono, fanno la loro comparsa e si dissolvono, come tutti i pensieri.
Questo non vuol dire che si dissolvono per sempre. I pensieri possono tornare. Ma ogni pensiero che torna, è un nuovo pensiero, e come tale, funziona come un pensiero, che si manifesta e si dissolve.
Ecomind casa editrice dal 2001.
C.F. e P.IVA 03742890654
Specializzata in educazione, formazione e crescita personale.
Copyright © 2001-2024 Ecomind srl
Consulta la nostra Privacy policy
Assistenza clienti info@ecomindlearning.com