Corso completo sul trattamento dei più comuni disturbi d'ansia: il Disturbo di Panico, l'Agorafobia e l'Ansia sociale con gli strumenti della psicoterapia cognitivo comportamentale di III generazione (ACT) integrata con la mindfulness.

I disturbi d'ansia sono tra i più comuni trattati in psicoterapia, ma frequentemente si sottovalutano alcune difficoltà che emergono nel corso della psicoterapia e che si manifestano con la persistenza dei sintomi, insoddisfazione, scarsa adesione al trattamento fino al dropout.

I fallimenti terapeutici o lo stallo nella terapia possono essere superati individuandone le cause e inserendo nel percorso alcuni accorgimenti di grande efficacia.

Una delle cause è la sottovalutazione della tendenza all'evitamento. A volte si instaura la falsa idea che lavorare sull'evitamento significhi occuparsi solo di sintomi superficiali e che invece bisogna occuparsi di aspetti più profondi. In effetti è vero il contrario, lavorare sull'evitamento fornisce spessore e profondità al trattamento in quanto riguarda direttamente le componenti nucleari delle convinzioni sul sé e gli aspetti psico-traumatologici che hanno contribuito alla generazione del problema. 

Un'altra causa, che potremmo considerare opposta alla prima, è la sottovalutazione dell'elevata condizione di stress e di tensione che accompagnano l'esposizione e che genera frequentemente insoddisfazione e dropout. In questo caso diventa fondamentale riconoscere e lavorare sulle modalità disfunzionali di controllo delle emozioni e favorire un maggiore accoglimento dei propri stati neurofisiologici.

Inoltre i tre disturbi considerati presentano alcuni importanti aspetti comuni, ma anche significative differenze che richiedono accorgimenti speciali per ottenere la massima compliance ed efficacia. 

Nel corso si esaminano in dettaglio gli aspetti diagnostici e come possano influenzare il piano terapeutico, la psicopatologia dei circoli viziosi del panico e dell'evitamento, l'analisi funzionale dei casi clinici, i principi fondamentali della terapia con speciale attenzione al contributo dei paradigmi più recenti basati sull'ACT, sulla Relational Frame Theory, la mindfulness e la matrice. 

Partendo dalla psicoterapia cognitivo comportamentale si esplorano alcuni limiti del trattamento che comportano alcuni errori comuni che possono essere superati adottando paradigmi più recenti basati sull'Acceptance and Commitment Therapy (ACT) con l'utilizzazione della Matrice ACT uno strumento visivo ampiamente utilizzato negli approcci cognitivo comportamentali di III generazione che consente di attraversare tutti i passaggi del trattamento con una intensa ed efficace capacità di sintesi.

Esplorando tipiche situazioni cliniche viene prestata un'attenzione particolare a come riconoscere le condizioni di stallo o inefficacia terapeutica e quali accorgimenti utilizzare per non rimanervi intrappolati ristabilendo solidità del rapporto terapeutico, ed efficacia degli interventi.

Il corso è tratto da due webinar tenuti nell'aprile del 2025 tenuti rispettivamente da Pietro Spagnulo e Fabrizio Tabiani, rivolti a tutti gli psicoterapeuti di qualsiasi orientamento per apprendere e integrare nel proprio approccio gli aspetti più recenti della psicoterapia cognitivo comportamentale.

Infatti, gli elementi fondamentali dell'ACT introducono nuovi paradigmi nella psicoterapia cognitivo comportamentale standard di cui rappresentano una importante evoluzione, e sono sintonici con gli approcci metacognitivi, con la schema therapy, e con gli approcci psicodinamici.

In particolare, i terapeuti che adottano un approccio psicodinamico possono adottare strumenti efficaci per lavorare sui meccanismi di difesa che, al netto della differente terminologia e della cornice funzionale, rimangono centrali nell'ACT.     

La prima parte del corso, tenuta da Pietro Spagnulo, è dedicata alla diagnosi, ai meccanismi psicopatologici, all'analisi funzionale e alle strategie fondamentali degli interventi (dagli approcci standard all'ACT), dando particolare risalto all'identificazione degli errori più comuni della psicoterapia e come superarli.    

La seconda parte, tenuta da Fabrizio Tabiani, è dedicata all'utilizzazione della matrice (detta anche matrix) come strumento terapeutico multifunzionale per interventi psicoeducativi, analisi funzionale, autodiscriminazione, e proposta di comportamenti alternativi.

I partecipanti al corso, se interessati, potranno essere inseriti in un elenco di psicoterapeuti italiani esperti nel trattamento del disturbo di panico, agorafobia e ansia sociale che sarà pubblicato sul sito di Scienze Cognitive a partire da maggio 2025 all'interno di un progetto nazionale per la corretta informazione e il trattamento dei disturbi di ansia e panico.